Mito e leggenda si mescolano alla storia del caffè, una storia che si perde nella ânotte dei tempiâ, tanto varia, sfuggente e antica è la sua origine, da alimentare numerose leggende.
Il Caffè Campetelli è il risultato di una dolce armonia nel viaggio dei sensi

In foto Madame De Pompadoure mentre le viene offerto del caffè.
Câè chi trova traccia del caffè addirittura nel Primo Libro dei Re della Bibbia e câè chi riconosce nel caffè la bevanda amara detta âNepenteâ che Elena aggiunse al vino per asciugare le lacrime degli ospiti alla mensa di Menelao. Ma tuttavia è poco probabile che Omero, 5-600 anni prima di Cristo conoscesse il caffè. Molto tempo dopo, nascono le prime leggende sul caffè. La piĂš diffusa narra di pastori etiopi, che avevano notato come le loro capre dopo aver brucato foglie e bacche di un certo cespuglio, fossero ben piĂš vispe ed irrequiete del solito. Gli stessi pastori riferirono della scoperta ai monaci cristiani del vicino convento di Scehodet e poi questi, dopo alcuni esperimenti adottarono lâinfuso di bacche come una tisana miracolosa, per tenersi svegli durante le lunghe notti di preghiera. La bevanda ottenuta fu chiamata in arabo, âKah wahâ o âCahuèâ cioè forza, mentre nella versione turca, âKahvèâ che significava lo stimolante.

Ma di questa leggenda se ne hanno varie versioni, anche se il suo primo uso come bevanda storicamente è stato associato ai filosofi Sufi, che lo bevevano per mantenersi svegli durante i loro esercizi spirituali. Ma sicuramente tra il 1300 e il 1400 erano giĂ diffusi nel mondo musulmano i primi quantitativi di caffè tostato. Prima di allora veniva invece consumato crudo, variamente schiacciato in poltiglia o macerato nellâacqua, o ancora salato e impastato con grassi per la confezione in pani.
Nella foto una grande fazenda brasiliana nei primi anni del Novecento.
Otto anni dopo il borgomastro di quella città fece dono di una pianta al re di Francia Luigi XIV, che la fece conservare nel Jardin des Plantes di Parigi. Da qui il capitano Clieu riuscÏ a rubare una pianta e a trasportarla fin nella Martinica. Intorno al 1725 quella pianta arrivò in Brasile, ma soltanto nel 1810 venne sviluppata la coltivazione fino a farla diventare la principale risorsa del paese.

Le colture del caffè si concentrano essenzialmente:
-in Sud America-Brasile (il maggior produttore), Colombia, Venezuela, PerĂš, Ecuador,
-in Centro America, dal Messico a Panama,
-in Africa, nelle zone temperate,
-in Asia, in India, Indonesia, Malaysia e Vietnam.
Furono gli arabi che per primi coltivarono commercialmente il caffè e ne diffusero il consumo. Nel XIV secolo si diffuse la coltivazione nello Yemen, dove lâuscita dei semi dal paese venne a lungo vietata per garantirne il monopolio della coltivazione. Verso la metĂ del 1500 raggiunse Instabul e sembra che attorno al 1600 un pellegrino indiano, abbia contrabbandato sette semi di caffè dalla Mecca alla regione di Chikmagalur dellâIndia. Intanto a Costantinopoli nel 1554 venne aperto il primo locale pubblico per la mescita del caffè. PiĂš tardi a Venezia, fu aperta la prima bottega del caffè nel 1683 in Piazza San Marco, e risale al 1720 lâinaugurazione del famoso caffè Florian, tuttâora funzionante. Nel XVII secolo, la fiorente Repubblica di Venezia iniziò a commerciare la tropicale bevanda anche in Europa. Gli olandesi riuscirono a impossessarsi di qualche pianta solo nel 1600 e la introdussero a Giava e quindi nelle isole indonesiane.